Mara Panajia
Profilo
Laureata all’Università Bocconi di Milano, dopo un’esperienza in Danone, approda in Henkel nel 2000 per occuparsi del marketing di Laundry & Home Care. Dal 2006 al 2012 coordina le strategie e le attività marketing in Italia, Grecia e Cipro, passando in seguito all’area commerciale.
Nel 2014 si trasferisce a Düsseldorf, come Corporate Vice President, responsabile marketing globale dei marchi bucato Value for Money Laundry & Home Care. Nel 2018 torna in Italia come General Manager di LHC, contribuendo alla riorganizzazione della divisione e al rilancio dei marchi più rilevanti.
Calabrese di origine, Mara ha due figli e una famiglia internazionale per origini e mentalità. Apprezzata per la sua passione e determinazione, è impegnata per la parità di genere e la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo. Nel 2021 Forbes la inserisce tra le 100 donne italiane di maggior successo; nel 2023 riceve l’Obe Honor Award, l’Executive Award e il San Giorgio d’Oro della città di Reggio Calabria, nonché l’inserimento tra le 50 MPW (Most Powerful Women) da Fortune Italia e tra i 100 CEO più di successo da parte di Forbes Italia. Da settembre 2022 è Presidente e Amministratore Delegato di Henkel Italia, oltre che General Manager di Henkel Consumer Brands.
Motivazione personale
Sono convinta che le aziende abbiano, tra i loro obiettivi, una responsabilità sociale volta a migliorare la comunità in cui operano. Questo impegno mi porta, come manager di una grande azienda tedesca, ampiamente parte del territorio italiano, ad agire con maggiore attenzione, a considerare sempre il bene della comunità in cui da tempo siamo inseriti. L’obiettivo che vorrei portare avanti è proprio questo: lavorare in piena sinergia con AHK per consolidare maggiormente la relazione con il territorio, traendo reciproco beneficio dalla cooperazione italo-tedesca.
Il mio impegno all’interno di AHK non può che considerare il lavoro che svolgo in azienda e che porto in ogni occasione pubblica in cui mi trovo ad operare: la parità di genere e la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo che deve riflettersi nello sviluppo di una società più attenta a tutti. Si tratta di un percorso che, pur avviato, merita ancora grande attenzione e dedizione da parte di tutti e rispetto al quale sento una grande responsabilità. Il mio contributo all’interno dell’Associazione, dunque, sarebbe quello di mantenere sempre alta l’attenzione e l’interesse nei confronti di questi temi e, forte della mia esperienza di manager, lavorare perché tali argomenti diventino parte delle discussioni professionali e non rimangano un semplice argomento di conversazione.