Norimberga, 2 dicembre 2024 – Si è svolto oggi un convegno organizzato dalla IHK Nürnberg für Mittelfranken in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien) dedicato all’importanza strategica dell’asse del Brennero per il commercio tra Italia e Germania, in particolare per gli scambi tra il nostro Paese e la Baviera. All’incontro hanno partecipato rappresentanti delle camere di commercio e industria tedesche, aziende, ed enti coinvolti nei progetti infrastrutturali lungo il Brennero. Tra i punti sottolineati da AHK Italien in vista dell’incontro, la centralità della Baviera per i flussi commerciali tra i nostri due Paesi e la necessità di maggior coordinamento tra Paesi in caso di introduzione di misure che limitano la circolazione di beni e persone all’interno dell’UE: «Su base annuale, la Baviera vale quasi 30 miliardi nell’interscambio italo-tedesco, oltre il 18% del totale dei flussi commerciali secondo i dati Destatis», ha spiegato il Consigliere Delegato Jörg Buck. «L’asse del Brennero è un’arteria fondamentale per la circolazione di merci tra Italia e Germania, e in generale per le esportazioni italiane in Europa e l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati del nostro Paese. Nel corso di quest’anno abbiamo visto un intensificarsi del confronto tra Italia e Austria sulle restrizioni alla circolazione introdotte da quest’ultima. Quello tra tutela dell’ambiente, sicurezza stradale e libera circolazione di persone e beni è un equilibrio spesso delicato da raggiungere, ma qualsiasi misura restrittiva che riguarda un’infrastruttura strategica a livello europeo dovrebbe essere introdotta di comune accordo tra tutti i Paesi maggiormente interessati, nell’ambito del naturale coordinamento tra Stati membri all’interno dell’UE». La circolazione di merci lungo il corridoio del Brennero, già precedentemente limitata in misura importante, sarà soggetta a un nuovo ostacolo a partire dal primo gennaio 2025, quando entrerà in vigore la circolazione a una sola corsia sul ponte Luegbrücke, in Tirolo, sull’autostrada austriaca A13, prosecuzione dell’italiana A12. La misura è stata varata dall’Austria a fine giugno 2024 e ha suscitato nuove preoccupazioni nel panorama dell’economia e della politica italiano e tedesco. «Esiste naturalmente un tema di adeguamento infrastrutturale e di decarbonizzazione dello scambio di merci, non solo tra i nostri due Paesi. Tuttavia, Italia, Austria e Germania costituiscono, insieme, un asse strategico per la circolazione di beni in Europa, in particolare per i flussi che interessano le due principali potenze manifatturiere europee. Il Brennero, inoltre, è uno snodo per alcune delle principali mete turistiche del nostro Paese, in primo luogo Trentino-Alto Adige, Veneto ed Emilia-Romagna. Se si considera che la Germania è il primo Paese per numero di turisti in Italia, le restrizioni sul corridoio del Brennero sono limitative dell’afflusso di turisti tedeschi e, in generale, della libera circolazione delle persone entro i confini dell’UE. La gestione transfrontaliera dovrebbe, dunque, prevedere un dialogo continuo tra gli Stati membri, senza iniziative unilaterali e con l’introduzione di misure che vadano a compensare, in modo efficace e immediato, qualsiasi nuova restrizione imposta sulle arterie fondamentali della viabilità europea. Anche alla luce della congiuntura che sta vivendo il nostro Continente, è necessario un coordinamento ancora più stretto tra i Paesi per tutelare la competitività dell’UE e il regolare funzionamento del mercato unico», ha concluso Jörg Buck. Scarica il comunicato
Berlino, 25 novembre 2024 – Il Consigliere Delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien), Jörg Buck, ha preso parte al forum bilaterale tra il Mimit e il Ministero tedesco per l’economia e la protezione climatica (BMWK), presieduto dai Ministri Habeck e Urso. L’incontro, che rientra nei forum bilaterali previsti dal piano d’azione italo-tedesco firmato un anno fa dai due governi, ha coinvolto anche le rappresentanze dell’industria e delle realtà produttive. Tra le priorità segnalate da AHK Italien, quella di stabilire un proficuo dialogo pubblico-privato per costruire una politica industriale in grado di affrontare le trasformazioni in corso, mobilitando investimenti: «Stiamo attraversando una fase delicata, nella quale serve più coordinamento a diversi livelli. Sul piano bilaterale, tra i nostri due Paesi, e naturalmente multilaterale, a livello europeo. In modo cruciale, sul piano degli attori coinvolti, con una rinnovata partnership tra pubblico e privato, sulla scorta di quanto previsto anche dal Piano d’Azione italo-tedesco», ha spiegato Jörg Buck. «Occorrono, in altri termini, strategie coordinate e sostegno politico. La dimensione decisiva è quella europea, con la strutturazione di una politica industriale comune che dovrà prevedere un forte sostegno pubblico a settori strategici: dall’energia all’IA, fino a spazio e difesa. Nel contesto globale, serve rilanciare l’innovazione e la competitività europea e, anche sulla base del monito che ci è giunto da Mario Draghi, si tratta di varare investimenti importanti e di mobilitare quanto prima le risorse necessarie. Come Italia e Germania valiamo il 6% del Pil globale, come Europa il 17%: abbiamo tutte le potenzialità per gestire questo processo, ma serve agire in modo rapido e mirato». Nel primo semestre di quest’anno il commercio tra i due Paesi è calato di circa il 7% rispetto allo stesso periodo del 2023. A livello settoriale, perdono terreno soprattutto il chimico-farmaceutico e la siderurgia, con cali più contenuti nei macchinari e nei mezzi di trasporto. «Non a caso, tra le nostre aziende socie, un’impresa su dieci afferma di vivere un periodo di difficoltà e più di un quarto dei rispondenti teme un peggioramento della congiuntura economica nel prossimo anno», ha aggiunto Buck. Secondo l’ultima rilevazione di AHK Italien (ottobre 2024), è inoltre quasi la metà del campione a dichiarare che le scelte politico-economiche saranno tra i principali fattori di rischio nel corso dei prossimi dodici mesi. Per la chimica e per il farmaceutico, la crisi energetica ha comportato una perdita di competitività in anni cruciali, caratterizzati dalla riconfigurazione delle catene del valore. Ancora più profonde sono le trasformazioni che stanno interessando l’automotive, con una complessa transizione verso la mobilità sostenibile e conseguenze molto importanti lungo l’intera catena di fornitura. In questa fase, è fondamentale un sostegno politico alla filiera italiana, non per evitare il cambiamento, bensì per accompagnarlo verso la transizione. In questa prospettiva, serve un fondo automotive in Italia e in Germania per sostenere la filiera e permettere il re-skilling dei lavoratori. Scarica il comunicato
Milano, 12 novembre 2024 – Si è tenuto ieri a Milano il convegno “La transizione al bivio: sfide e opportunità per l’energia in Italia”, organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien), presso il MADE Conference Center Industria 4.0, e moderato da Luca Orlando, Il Sole 24 Ore. Al centro del dibattito, i temi dell’automotive e delle energie rinnovabili, affrontati in due tavole rotonde rappresentate da stakeholders e aziende del settore. Ad aprire l’evento, il Consigliere Delegato AHK Italien Jörg Buck, che ha evidenziato come «Il vantaggio competitivo per Italia e Germania dipenderà proprio dalla capacità di portare avanti una transizione verde efficace e consapevole. Dalle rinnovabili fino all’automotive, la sfida è epocale non tanto per gli aspetti tecnologici quanto soprattutto per la necessità di un mercato orientato ad affrontare le transizioni. In questa fase, risulta ancora più indispensabile un forte supporto pubblico per guidare e sostenere il cambiamento». Durante il convegno, l’accento è stato posto sull’importanza di una stabilità normativa a lungo termine che possa favorire l’aumento e la razionalizzazione negli investimenti. Per affrontare con successo la transizione verde, è necessario creare un contesto favorevole per imprese e investimenti, all’interno di un quadro regolatorio solido e ben strutturato. Augusto De Castro, Direttore Generale, MADE Competence Center Industria 4.0., nell’illustrare la struttura che ha ospitato il convegno ieri, ha elencato una serie di servizi offerti, tra cui il supporto alle aziende in progetti di trasformazione, attraverso un’adeguata formazione. In un Keynote incentrato sulle sfide da affrontare oggi, il prof. Davide Chiaroni, Co-founder & vice-director Energy & Strategy Politecnico di Milano, ha sottolineato come la transizione rimanga una necessità, per realizzare la quale serve cooperazione europea e multilaterale. Nel primo panel “L’automotive tra competitività e transizione”, si è discusso della doppia rivoluzione all’interno del settore: tecnologica e industriale. Insieme agli esperti - Lavinia Ceccarelli, Head of Marketing & Communication di DEKRA Italia, Roberta Marsi, Sustainability Manager di DHL Express Italy, Roberto Pagani, Head Of Business Development Smart Infrastructure di Siemens, Stefano Sordelli, Future Mobility Director di Volkswagen Group Italia, e Matteo Zucchi, Managing Director di ZF Italia – si è parlato dei risultati raggiunti fino ad oggi in Italia nel settore dell’elettrico e di come sia ora fondamentale un sostegno politico alla filiera e un ulteriore sviluppo delle infrastrutture, per sostenere una maggiore diffusione dell’elettrico e garantirne l’efficienza all’interno del sistema. Nel secondo panel, “Ostacoli e bisogni per le energie rinnovabili in Italia”, grazie al contributo degli speaker – Michelangelo Lafronza, Segretario di ANIE Rinnovabili, Michele Rota, Energy Manager di Dussmann Service Italia, Marco Mazzi, Head of Regulatory Affairs di RWE Renewables Italia, Maria Iulia Santaniello Dornbusch, Partner German Industries & Services di Deloitte – si è discusso di ostacoli quali la lentezza burocratica e dell’importanza di risorse umane adeguate a gestire la transizione energetica. Nonostante gli incentivi, la competizione con altri attori globali rende complesso il posizionamento e la vendita di tecnologie rinnovabili, aggiungendo un altro livello di difficoltà al settore. Alessandro Noce, Direttore generale Mercati e infrastrutture energetiche - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica dopo aver ascoltato le esigenze delle imprese, ha parlato delle difficoltà che il settore sta affrontando, delineando i progetti del MASE per rispondere in modo adeguato a supportare la transizione. A chiudere l’evento, Luca Conti, CEO di E.ON e Steering Committee Energia AHK Italien, ha messo in luce i punti chiave emersi durante il convegno, affermando come la transizione è un progetto ormai avviato che necessita di tutto il supporto normativo e politico che serve per realizzarla con successo. Scarica il comunicato stampa Di seguito le principali uscite stampa: AdnKronos, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" AskaNews, AHK: “Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità” CampaniaPress, AHK: “Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità” CampaniaPress, Automotive, Buck (Ahk Italien): “Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino” Città di Napoli, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - Citta di Napoli Corriere Adriatico, AHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" Corriere della Sera L'Economia, L'E-car è necessaria basta tentennamenti, la Germania rilancia. Jörg Buck, Camera di commercio Italo-Germanica "tornare indietro sull'auto elettrica è autolesionismo, l'Europa è pronta", ed. cartacea 11/11/2024 pag.20 Corriere di Ancona, AHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" - Corriere di Ancona Cronache di Milano, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - Cronache di Milano EcoSeven, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" | Ecoseven EmiliaPost, Automotive, Buck (Ahk Italien): “Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino” Enti Locali Online, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - Enti Locali Online Fanpage.it, AHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" Gazzetta di Genova, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - Gazzetta di Genova Giornale Diplomatico, AHK Italien: per realizzare transizione stabilità normativa e sostegno politico Il Corriere di Firenze, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - Il Corriere di Firenze Il Denaro.it, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - Ildenaro.it Il Dolomiti, AHK: "FAHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" Il Giornale d'Italia, AHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" - Il Giornale d'Italia Il Giornale dell'Umbria, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" | Il Giornale dell'Umbria - il giornale on line dell'Umbria InvestimentiNews, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - InvestimentiNews Il Secolo XIX, Automotive, Ceccarelli (DEKRA): "Rendere i veicoli più sicuri e tecnologici" Il Sole 24 Ore, AHK Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità Il Tempo.it, AHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" – Il Tempo La città di Roma, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - News sulla città di Roma La Repubblica A&F Economia, Automotive, Ceccarelli (DEKRA): "Rendere i veicoli più sicuri e tecnologici" La Stampa Economia, Automotive, Ceccarelli (DEKRA): "Rendere i veicoli più sicuri e tecnologici" Leggo, AHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" Leonardo.it, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" L'identità, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - L'Identità LiberoQuotidiano.it, AHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" – Libero Quotidiano Magazine Italia, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - Magazine - Italia Meridiana Notizie, Automotive, Buck (Ahk Italien): "Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino" - Meridiana Notizie Motori Online, Auto elettrica, Buck (Camera di commercio Italo-Germanica): “La strada è tracciata, avanti senza tentennamenti” Newsauto, Sicurezza stradale e mobilità del futuro | newsauto.it PadovaNews, Automotive, Buck (Ahk Italien): “Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino” – Padovanews Quotidiano di Puglia, AHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" Quotidiano di Sicilia, Automotive, Ceccarelli (DEKRA): "Rendere i veicoli più sicuri e tecnologici" Quotidinao Nazionale, AHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" Today.it, AHK: "Futuro passa da efficientamento energetico e sostenibilità" VeneziePost, Automotive, Buck (Ahk Italien): “Forte sostegno a filiera o rischio Italia e Germania si separino” | VeneziePost
Milano, 6 novembre 2024 – In occasione del tradizionale “Business Outlook”, la Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien) ha presentato oggi all’ultimo piano della Torre PwC, sede milanese di PwC Italia, i dati di un sondaggio sulle aspettative di business delle aziende tedesche in Italia per il prossimo anno, svolto nell’ambito delle indagini periodiche realizzate dalle camere di commercio tedesche all’estero. Le evidenze del sondaggio sono state al centro di una tavola rotonda di vertici aziendali. Nel valutare la propria situazione attuale, circa un’azienda su dieci afferma di vivere un periodo di difficoltà: il dato è in aumento rispetto alla rilevazione di aprile, quando era il 5,4%. Sei mesi fa, il 13% dichiarava di aspettarsi un peggioramento, una percentuale paragonabile a quella delle aziende che, oggi, dicono di vivere effettivamente un periodo negativo. In generale, però, nel valutare la propria situazione attuale, prevale la stabilità (45,3%), con circa il 42% dei rispondenti che valuta positivamente le proprie condizioni attuali. Nella proiezione al prossimo anno, il dato prevalente è di cauto ottimismo, con quasi la metà del campione (47%) che dice di aspettarsi miglioramenti, anche se rimane quasi un 10% di aziende che teme un peggioramento. Rispetto alla rilevazione di aprile, aumentano i timori legati alla congiuntura economica italiana: il 27% delle aziende prevede un’evoluzione negativa (vs 20% ad aprile), un dato che un anno fa era arrivato al 45%. Anche in questo caso, la parte maggioritaria del campione (58%) si aspetta stabilità. In un quadro di prospettive economiche incerte, emerge una situazione abbastanza diversificata in tema di investimenti: il 29,5% del campione li prevede in aumento, il 10,5% in diminuzione (o non prevede alcun investimento), con una netta maggioranza delle imprese (60%) che prevede stabilità. Si rileva che è in costante calo, nell’ultimo anno, la percentuale di aziende che dichiara di non poter investire o di dover ridurre le risorse investite (14,4% ad aprile 2024, 24,6% un anno fa). Complessivamente positive le prospettive occupazionali (crescita per il 39%, stabilità per il 51,6%). I maggiori rischi avvertiti dalle imprese restano sostanzialmente invariati: calo della domanda (che cresce ulteriormente, al 62%), scelte politico-economiche (44%), mancanza di competenze specifiche (40%). Il timore per le scelte politiche sale al secondo posto, in linea con i timori sull’evoluzione della congiuntura nel nostro Paese. Nel valutare, più in generale, i fattori che influenzano la competitività, le aziende vedono positivamente i requisiti di sostenibilità (49,5%) e gli interventi statali (36,8%, pur a fronte di un 46% che li ritiene ininfluenti). Il 64,2% del campione, infine, non nota cambi di percezione del Made in Germany da parte dei consumatori negli ultimi cinque anni. «In questa tradizionale rilevazione di fine anno, ci troviamo di fronte a una porzione crescente di aziende che segnala un momento di difficoltà e che, in modo ancor più importante, teme un peggioramento della congiuntura nei prossimi mesi, un dato in linea con il contesto economico attuale, le proiezioni per l’immediato futuro e l’andamento del commercio tra Italia e Germania», ha dichiarato Monica Poggio, Presidente AHK Italien e AD di Bayer in Italia. «Tuttavia, le imprese italo-tedesche si dimostrano salde nel proseguire sulla strada dell’innovazione, con la metà del campione che vede nella sostenibilità un fattore che rende il proprio business più solido e competitivo, e non un semplice insieme di requisiti ai quali adeguarsi. Per crescere e svilupparsi, le aziende non possono più prescindere da un iter strutturato d’innovazione di prodotti e processi. Su un piano diverso, lo stesso vale per i nostri due Paesi e per l’Europa nel suo complesso: nel contesto globale, il nostro Continente è in affanno sul fronte dell’innovazione, e ora la via per una maggiore competitività passa necessariamente dalla ricerca e dall’indipendenza tecnologica». Scarica il comunicato Scarica i dati
Roma, 5 novembre 2024 – Si è tenuta questa mattina la cerimonia conclusiva del “Premio di Eccellenza Duale”, il tradizionale appuntamento della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien) che premia le migliori iniziative a stampo duale attive in Italia. La premiazione del progetto, realizzato con il supporto del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca tedesco (BMBF) e del German Office for International Cooperation in Vocational Education and Training (GOVET), è stata ospitata dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma, presso Villa Almone. Ad aprire i lavori, S.E. l’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, Dr. Hans-Dieter Lucas, Melanie Rüther, Direttrice della Divisione Cooperazione Europea su Istruzione e Ricerca del BMBF e il Consigliere Delegato AHK Italien Jörg Buck. Negli ultimi anni, sempre più aziende e istituti hanno dimostrato interesse nel coinvolgere studenti e studentesse in progetti formativi secondo il modello duale tedesco, il cui fulcro sta nel ruolo attivo delle imprese nel processo di formazione, con veri e propri contratti di lavoro, contenuti formativi mirati e la presenza di tutor certificati in azienda. Secondo i dati del nostro ultimo Business Outlook, infatti, la mancanza di personale qualificato rientra tra i principali timori delle imprese, con il 40% delle aziende italo-tedesche che la segnalano come fattore di rischio per il proprio business. Dal 2018 a questa edizione, come AHK Italien abbiamo identificato e dato visibilità a quasi 300 progetti duali e 259 aziende. I progetti sono stati realizzati sulla quasi totalità del territorio nazionale, in 18 regioni, con la partecipazione di più di 4.000 giovani studenti e apprendisti. Anche per l’edizione di quest’anno, il Premio ha coinvolto realtà provenienti da regioni e settori diversi: 43 i progetti candidati, realizzati da 43 imprese, per un totale di 381 studenti e apprendisti in 14 regioni e 15 settori. Quattro le categorie premiate e tre le menzioni speciali assegnate. Per la categoria dei progetti duali in “Apprendistato di I livello”, il premio è stato assegnato a La Meccanica Oriente, con il progetto “Operatore dei sistemi e dei servizi logistici”, in collaborazione con il Centro Molisano di Studi Cooperativi. Ad ottenere il premio nella categoria dei progetti duali in “Apprendistato di III livello” sono state le Acciaierie di Verona (Gruppo Pittini), con il progetto “Steel Rookie”, in collaborazione con l’ITS Academy Meccatronico del Veneto. Nuova Franco, con il progetto “Mecc-circle”, realizzato in collaborazione con CFP Trissino, ha ottenuto il premio per i progetti duali in “Alternanza / stage”. Per la categoria “Microimprese” il premio è andato a Marketing Research Systems, con il progetto “Keix.com: A Data for Knowledge", in collaborazione con l’IISS Gemellaro e l’ITIS Marconi. La giuria ha deciso, infine, di riconoscere tre menzioni speciali a Extra-Net, Grob Italy e Comoli Ferrari. «Come AHK Italien ci facciamo promotori di un modello di formazione duale regolato da standard nazionali, e con questo spirito, il mese scorso, abbiamo siglato un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per uno sviluppo quanto più possibile capillare e unitario del sistema professionalizzante italiano», ha dichiarato il Consigliere Delegato AHK Italien Jörg Buck. «In ottica bilaterale, dal momento che i nostri due Paesi sono strettamente interconnessi sul piano economico, le imprese italiane e tedesche condividono anche le stesse sfide sul mercato del lavoro in termini di occupabilità dei giovani talenti, competitività, innovazione e allineamento delle competenze ai bisogni delle aziende. Italia e Germania sono già un’unica grande piattaforma industriale e, grazie alla formazione duale, stanno diventando sempre più un mercato unificato del lavoro, con competenze comuni e certificate e un alto livello di mobilità dei talenti formati secondo questo modello». «La formazione professionale duale è la chiave per affrontare le molteplici sfide dei nostri mercati del lavoro e della nostra economia», ha sottolineato l’Ambasciatore di Germania in Italia, Hans-Dieter Lucas. «Contribuisce a ridurre la disoccupazione giovanile, ancora troppo elevata. Si tratta di un importantissimo strumento per fronteggiare la crescente mancanza di personale qualificato. Inoltre, garantisce la necessaria flessibilità delle figure professionali nella prospettiva della transizione digitale ed ecologica.» A premiare i vincitori di questa edizione è stata una giuria composta da: Hans-Gerhard Reh (Ministero federale dell’Istruzione e della Ricerca), Sara-Julia Zakhia (Federal Institute for Vocational Education and Training & German Office for International Cooperation in Vocational Education and Training), Elena Gaudio (Ministero dell’Istruzione e del Merito), Alessandra Biancolini (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), Francesca Luccerini e Federica Scucchi (Unioncamere), Giovanna Sogno (Unimpiego Confindustria), Silvia Ciuffini e Noemi D’Alessandro (Confartigianato Imprese), Milena Micheletti (UIL – Unione Italiana del Lavoro), Erika Merlone (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori – CISL) e Katrin Helber (AHK Italien). Scarica il comunicato