Adnkronos - Milano, 24 maggio 2024 - "Ahk Italien ha effettuato una rilevazione interna ascoltando le imprese più rappresentative su quale dovrebbe essere la priorità per la prossima Commissione Europea: il 40% ha indicato transizione ambientale e competitività, una chiara indicazione della necessità di decarbonizzare i nostri processi industriali senza, al tempo stesso, perdere competitività globale, soprattutto a livello manifatturiero, da sempre centrale per Italia e Germania". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica (Ahk Italien), sulle aspettative delle aziende italo tedesche in un momento caratterizzato dal rinnovo del Parlamento Europeo. Secondo Buck "il 33% delle imprese, inoltre, ha indicato la necessità di riforme strutturali dell’Ue, che aprano a una maggiore integrazione politica ed economica e a un più efficiente sistema di governance". Buck sottolinea che "una impresa su cinque vorrebbe un supporto attivo alla creazione di indotti e piattaforme industriali nei settori ritenuti strategici per l’autonomia europea (come chip, rinnovabili ecc). Una parte più ridotta, invece, auspica una revisione delle norme sugli aiuti di Stato e nuovi strumenti sul modello di Next Generation EU. In generale, le imprese sono convinte che solo una forte integrazione europea sul piano politico ed economico può gestire le grandi trasformazioni che viviamo: basti pensare che solo l’1% dei rispondenti ha dichiarato di voler continuare con l’assetto attuale", sottolinea. E Buck entra quindi sui dati sullo stato di salute delle aziende. "Nel valutare la propria situazione attuale, come rilevano nel Business Outlook di primavera 2024, più del 90% delle imprese italo-tedesche la definisce buona o soddisfacente, e solo il 13% si aspetta peggioramenti nei prossimi (una percentuale fortemente in calo rispetto a qualche mese fa).Coerentemente, il 34,5% delle aziende che prevede più investimenti e quasi la metà delle aziende a campione prevede una crescita dell’occupazione. Tra i principali rischi individuati, il calo della domanda, la mancanza di personale qualificato e le scelte politico-economiche", sottolinea. Secondo Buck, "a due anni dalla guerra in Ucraina, a seguito della diversificazione energetica, sono diminuiti drasticamente i timori legati ai prezzi dell’energia (15,4%) e alle materie prime (19,8%)". "In relazione alla protezione del clima e alla transizione energetica, in Italia le maggiori opportunità di business vengono individuate nell’efficientamento industriale (64%), nella produzione di energia rinnovabile (59%) e nella mobilità elettrica (52%). Una criticità si rileva sull’incentivazione alla produzione delle rinnovabili, per cui le aziende vorrebbero interventi legislativi più efficaci", conclude.
Bologna, 6 maggio 2024 – Organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien) su incarico del Ministero federale per l’Economia e la Protezione del Clima, si è tenuto oggi un convegno dedicato alle energie rinnovabili in agricoltura: un settore che, nell’interscambio italo-tedesco, sfiora i tre miliardi di valore (Istat 2023), dei quali 2,2 miliardi di solo export dal nostro Paese. L’evento è stato realizzato con l’intento di promuovere lo scambio di conoscenze e pratiche tra Italia e Germania, con particolare attenzione a: biogas e biometano, agrisolare e agrivoltaico, sistemi di accumulo, quadro normativo nazionale e incentivi. La collaborazione tra Italia e Germania nel campo delle rinnovabili rientra, per altro, tra gli obiettivi e le disposizioni del Piano d’Azione firmato dai due governi a novembre 2023, al fine di estendere la cooperazione tra i nostri due Paesi ad aree strategiche per il futuro dei rispettivi sistemi economici, e non solo. Nel corso dei lavori, esperti italiani e tedeschi si sono confrontati sullo stato dell’arte e sulle prospettive nel campo delle energie rinnovabili in ambito agricolo, illustrandone i principali trend ed evidenziando le più recenti soluzioni tecnologiche. Al convegno hanno partecipato anche otto aziende tedesche interessate a conoscere potenziali partner commerciali e/o di progetto in Italia, e fino al 9 maggio si terranno incontri individuali tra le aziende tedesche aderenti e controparti italiane interessate a valutare opportunità di collaborazione. Il panorama delle rinnovabili in Italia è in continua evoluzione, una fase che moltiplica le occasioni di collaborazione tra player italiani e tedeschi. A giugno 2023 il governo ha fissato un obiettivo più ambizioso di quanto previsto in precedenza (40,5% del consumo energetico coperto da fonti rinnovabili entro il 2030), il che richiede un rapido incremento delle capacità di generare energia pulita nel nostro Paese. Per quanto riguarda nello specifico le bioenergie, secondo gli ultimi dati messi a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE, 2021), l’Italia produce circa 2,5 miliardi m3 di biogas, dei quali 420 milioni m3 vengono impiegati nel settore dei trasposti in forma di biometano, con un totale di 2.913 impianti destinati alla produzione di bioenergie. Proprio nel caso del biometano, che è un derivato del biogas, l’obiettivo per il 2030 è molto ambizioso e pari a 6 miliardi m3. L’agricoltura è di particolare rilievo per le bioenergie: dei 2.913 impianti totali, ben 1.734 sono installati in contesti agricoli, e si trovano soprattutto in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Guardando, invece, al fotovoltaico applicato in agricoltura, una distinzione fondamentale è quella tra agrivoltaico, che occupa una determinata percentuale del suolo agricolo, e agrisolare, che prevede installazioni su edifici preesistenti e non sottrae dunque ulteriore spazio alle coltivazioni. La principale peculiarità del panorama fotovoltaico italiano è la prevalenza di impianti di piccole dimensioni: dei circa 2.900 installatori attivi nel nostro Paese, solo 253 installano impianti di grandi dimensioni (Energia Italia, 2023). In questo ambito, sulla base dei precedenti viaggi di delegazione a tema energie rinnovabili realizzati da AHK Italien, è importante sottolineare anche che l’Italia, oltre a tecnologie per le installazioni fotovoltaiche in sé, ha un particolare fabbisogno di sistemi all’avanguardia per l’accumulo di energia solare. La transizione ecologica in Italia si trova in una fase di sviluppo concreto, nella quale vengono messi a disposizione incentivi e risorse. Biogas, biometano, agrivoltaico e agrisolare rientrano infatti nelle voci di investimento del PNRR. Nel caso dell’agrisolare, ad esempio, dopo i decreti del marzo 2022 (1,5 miliardi di euro) e dell’aprile 2023 (circa un miliardo), per l’anno in corso è atteso un nuovo bando per l’assegnazione del resto delle risorse previste dal PNRR. Per il biometano in ambito agricolo, invece, il decreto di riferimento è del settembre 2022, per un totale di circa 2 miliardi messi a disposizione in una serie di 5 bandi, dei quali il terzo e il quarto rientreranno nel 2024 e il quinto verrà pubblicato nel corso del prossimo anno. «Dalla nostra prospettiva bilaterale, vediamo un enorme potenziale di collaborazione tra Italia e Germania per lo sviluppo delle rinnovabili in ambito agricolo nel nostro Paese, forti delle risorse previste dal PNRR e, ora, dal quadro strategico delineato dal Piano d’Azione», ha dichiarato il Consigliere Delegato AHK Italien, Jörg Buck. «Come AHK Italien abbiamo rilevato a più riprese, nel dialogo con le nostre aziende e con gli stakeholder di settore, che le imprese italiane sono attivamente alla ricerca di partner e tecnologie nell’ambito delle rinnovabili, e la Germania è il nostro Paese di riferimento per la circolazione di soluzioni innovative, prodotti e know-how. Se guardiamo alle bioenergie, ad esempio, la Germania è stata pioniera nell’introduzione di questi impianti (oltre 9.000 già installati), e il secondo posto in Europa è occupato proprio dall’Italia. In altri termini, entra in gioco anche in questo caso il tradizionale rapporto di co-produzione che lega i nostri sistemi economici. Da un punto di vista nazionale, il decollo delle rinnovabili in Italia è collegato a una serie di fattori abilitanti, a partire da una pianificazione a lungo termine e da quadro di maggior chiarezza e stabilità legislativa, fino a una velocizzazione dei decreti attuativi e degli iter di autorizzazione per i nuovi impianti. In ottica bilaterale, con iniziative come quella di oggi dedicata al settore agricolo, vogliamo contribuire a concretizzare lo spirito del Piano d’Azione, rendendo Italia e Germania sempre più un unico ecosistema nelle partite sulle quali si gioca il futuro della competitività europea e incentivando la collaborazione tra le eccellenze, piccole o grandi che siano, che già abbiamo nelle filiere italiana e tedesca».
Milano, 24 aprile 2024 – È stata inaugurata ieri la nuova edizione di “Female Leaders”, il programma di mentoring cross-aziendale della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien). Giunto alla quarta edizione, questo percorso rimane un solido riferimento per il supporto alla leadership femminile in azienda, attraverso un programma articolato in workshop formativi, coaching e momenti di approfondimento. Nelle ultime tre edizioni, il programma ha coinvolto circa 300 partecipanti tra mentor e mentee. Quest’anno prenderanno parte al programma 28 aziende, per un totale di oltre 120 partecipanti. In particolare, sono 25 le aziende che hanno riconfermato la propria adesione. Continua così la fidelizzazione al programma, con un turnover molto basso e circa il 93% di aziende riconfermate rispetto all’anno scorso. Il programma in partenza si basa su un processo di matching in cui a ciascuna mentee viene assegnata/o una/un mentor, e durerà fino a febbraio 2025. Diverse le iniziative previste, tra cui un percorso di mentoring 1:1, eventi dedicati, workshop e sessioni di formazione in peer groups per mentor e mentee, format di networking, e ulteriori opportunità quali giornate nell’azienda della/del rispettiva/o mentor. «Come AHK crediamo nella diversità, equità e inclusione come valori fondamentali che devono guidare la nostra società e le nostre aziende» ha affermato il Consigliere Delegato AHK Italien, Jörg Buck. «Nella nostra business community ci impegniamo ogni giorno per contribuire a un mondo del lavoro attento e sensibile a tutte le diversità. In particolare, sappiamo che c’è sempre un bisogno profondo di confrontarsi e agire concretamente sul tema della parità di genere. Per questo, iniziative come il Cross-Mentoring Program sono così importanti: sono opportunità preziose per le donne che si trovano in ogni fase del proprio percorso professionale. Sono occasioni per parlare di work-life balance e di sfide personali e professionali, ma anche per lavorare allo sviluppo di carriera, grazie al confronto diretto e al rapporto di fiducia che si crea con il mentor. In sintesi, due elementi sono fondamentali per la buona riuscita del programma: da un lato, la visione delle imprese che hanno scelto di aderire, scommettendo sulla crescita delle proprie collaboratrici e posizionandosi sulle tematiche di genere. Dall’altro, la grande esperienza professionale, la disponibilità e la competenza delle/dei nostre/nostri mentor».